La virtù sta nel mezzo, con questo articolo si vuole invitare l’Amministrazione comunale a ricercare in ogni situazione l’equilibrio verso una mobilità che sostenga i veri bisogni dell’utenza in città.
Possiamo dire, senza pericolo di essere smentiti, che il progetto dell’amministrazione comunale di trasferire l’utenza diretta al centro storico (ZTL C) dai grandi mezzi di trasporto collettivo ai piccoli mezzi di trasporto individuale, è miseramente fallito. E questo, non tanto per aver voluto escludere dall’accesso i bus di grandi dimensioni, ma più che altro per aver disapplicato il detto latino, poc’anzi citato, ovvero aver impedito anche l’ingresso dei bus di piccole dimensioni (c.d. mini bus).
Questa cattiva programmazione ha portato il prolificare di migliaia di autovetture private, taxi ed ncc autovetture, che hanno ingolfato il centro città.
L’amministrazione ha detto no a tutti i requisiti che i minibus possiedono per agevolare il traffico ovvero, 1) essere di piccole dimensioni (sovrapponibili alle autovetture di grandi dimensioni), 2) essere poco inquinanti, 3) essere in grado di trasportare numerose persone.
E’ bene porre rimedio al più presto e allineare la normativa del centro storico ai principi della ZTL VAM, che riconosce le prerogative dei bus fino a 7,5 metri in questa area.
Un ripensamento è d’obbligo per il bene della città.