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NOLEGGIO BUS, il migliore alleato di studenti, lavoratori, pellegrini e dell’ambiente

Il noleggio bus vive una sua particolare condizione, il quadro giuridico vigente e l’apprezzamento di moltissime persone che richiedono i servizi sono dalla sua parte, ma, ciò nonostante, in tanti Amministratori locali permangono vecchi pregiudizi.
Il ruolo fondamentale e sociale del noleggio bus, infatti, è riconosciuto ad ogni livello istituzionale, ovvero sovranazionale (Comunità Europea), nazionale e regionale, ma spesso risulta ostacolato da regolamenti comunali, frutto di approcci superficiali e di condizionamenti di un elettorato, numericamente limitato, ma influente, perché risiede nei luoghi di pregio delle città.
Di particolare interesse è la definizione che offre la Commissione delle Comunità Europee, chiamata a valutare e configurare l’attività di noleggio e darle una definizione giuridico-funzionale, e secondo cui “l’esercizio di noleggio d’autobus… (omissis)…., è idoneo a rispondere ad un obiettivo di interesse generale di mobilità, quale la promozione del turismo, la politica di sicurezza stradale mediante la canalizzazione del traffico a fini turistici…(omissis)… o ancora la tutela dell’ambiente grazie all’offerta di una modalità di trasporto collettivo quale alternativa a mezzi di trasporto individuali”.


Venendo alle norme nazionali (Legge 218/2003) e regionali (L.R.LAZIO n. 23/2019) nel contesto di un perimetro normativo che ne garantisce la totale libertà di impresa, tali statuizioni configurano il noleggio bus quale autoservizio pubblico non di linea.
Detto ciò, resta da comprendere l’origine dell’ostilità delle Amministrazioni territoriali nei confronti del Bus da noleggio, nonostante un quadro normativo chiaro e ben definito, nonché particolarmente favorevole, che si è andato a delineare nell’evoluzione in materia, che si aggiunge al particolare apprezzamento dell’utenza per i servizi resi.
Dopo questa doverosa premessa, vogliamo segnalare un paradosso, che sarebbe interessante porre all’attenzione degli amministratori locali, ovvero per quale motivo le società di noleggio autobus, pur trattandosi di autoservizi pubblici a tutti gli effetti, le quali svolgono un trasporto collettivo nell’interesse di una molteplicità di soggetti (dallo studente al turista, dal pellegrino al lavoratore) debbano in realtà essere ostacolate in tutti i modi, con vessazioni e limiti di accesso, nonché tariffe esorbitanti, quando lo stesso servizio effettuato da un soggetto giuridico pubblico, e con autobus decisamente più inquinanti, non abbia alcun limite, ma usufruisca addirittura di finanziamenti pubblici.
L’utilità sociale di un servizio non dovrebbe dipendere dal gestore che lo svolge, pubblico o privato, ma dalla connotazione del servizio che è offerto, servizio che resta collettivo, e questo perché non è il gestore del trasporto che è un valore da tutelare, ma è il servizio reso, e quindi la collettività che ne usufruisce, che va tutelata.
Un altro paradosso è la limitazione che subiscono i c.d. minibus, i quali, per dimensioni possono equivalere a molti taxi e autovetture ncc, ma che possono trasportare fino a 25 persone, ma a differenza dei loro competitor (taxi e ncc vetture) debbono subire limitazioni di ogni tipo, aumenti tariffari e zone interdette.
Allo stesso modo si incentiva la circolazione dei c.d. Open Bus a due piani con facilitazioni tariffarie e di transito, mentre si penalizza il noleggio autobus.


Sul discorso ambientale infine, è inutile dilungarci troppo, è sufficiente riportarsi allo studio scientifico più importante prodotto in materia, dall’Università La Sapienza di Roma, edito nel 2017, ove si conclude, dati alla mano, che l’offerta di trasporto soddisfatta dai bus turistici permette il minore ricorso all’uso del veicolo privato e del taxi , diversamente ogni limitazione all’utilizzo dei bus turistici comporta l’aumento della circolazione dei mezzi privati, con la conseguenza di un maggiore incremento del diossido di azoto NO2 e di polveri sottili. In sintesi, maggiori limitazioni ai bus comportano, contrariamente a quanto sostengono molti amministratori, ad un aumento dell’inquinamento e non ad una sua limitazione.
In conclusione i tre pilastri che confermano l’utilità del noleggio bus, normativa, domanda di mobilità e requisiti ambientali, non possono essere ignorati dalle amministrazioni territoriali in fase di istruttoria nella pianificazione delle politiche di mobilità cittadina.